Quando qualche decennio fa le sue opere iniziarono a comparire nei luoghi più disparati e imprevedibili, Banksy dovette esser stato superficialmente giudicato un semplice vandalo o un ragazzino che ci sapeva fare con lo spray. A dire il vero, a distanza di quasi due decadi dalla sua prima comparsa nel mondo della Street Art, molti vedono in lui l'emblema del vandalismo, tanto che a Bristol, sua ipotetica città natale, si parla già di Bansky effect, inevitabile fenomeno di ritorno che vede le città vandalizzate da scritte e disegni di ogni genere. Il suo nome, come la sua figura, sono sempre state avvolte da un alone di mistero e, nonostante le numerose ipotesi riguardo la sua identità, nulla di concreto si è scoperto sull'autore che agli occhi di qualcuno è parso un visionario del nostro secolo e che, secondo il parere di molti, impersona la dozzinale ignoranza o la perversa mania di imbrattare e scarabocchiare pareti appartenenti allo spazio comunitario. C'è qualcosa nell'arte di Bansky, tuttavia, che sa attirare il passante più distratto e accendere anche la curiosità di un bambino: la disarmante semplicità comunicativa che consente a ogni soggetto, sia esso di qualsiasi cultura, sesso o età, di comprendere il messaggio che l'opera intende veicolare. Perché il messaggio possa essere fruito da più persone provenienti da più parti del globo, Banksy fa uso di animali e oggetti o, talvolta, raffigura eventi più o meno recenti. Le sue opere hanno più l'aspetto di un decifrabile spot pubblicitario che di un'ermetica composizione astratta e questo fa inevitabilmente delle opere di Banksy le opere della gente, di tutta la gente. Non ci sono più differenze, correnti, ideologie o scuole di pensiero: se l'artista vuole attaccare il capitalismo, lo fa raffigurando una donna che precipita con il carrello della spesa, rilasciando frasi sull’impossibilità di cambiare il mondo fin quando il capitalismo la farà da padrone e andando, come atto consolatorio, a fare un po' di shopping per ingannare l'attesa.
E, se Banksy ha scelto il luogo dove l'aristocrazia britannica vive, nella superchic Mayfair a Londra o South Bank dove una bambina in bianco e nero lascia andare un palloncino a forma di cuore e di colore rosso, e una didascalia recita "There is always hope", non ha di certo tralasciato luoghi dove la parola 'benessere' è stata cancellata dal vocabolario quotidiano.
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Nel 2003 comparve su un muro di Gerusalemme la figura in bianco e nero di un ragazzo apparentemente coinvolto in una lotta ma, avendo l'artista colorato i fiori, l'orizzonte d'attesa di chi guarda viene piacevolmente disturbato spingendo a trarne un significato morale: l'unica rabbia giustificabile è contro la violenza.
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Anche in una piazza italiana Banksy ha fatto irruzione con la sua arte carismatica. In piazza dei Gerolamini, a Napoli, su un intonaco che doveva avere avuto un aspetto migliore anni addietro, adiacente a una edicola votiva, raffigura una Vergine con lo sguardo rivolto verso l'alto che, al posto dell'aureola, presenta un revolver: questo è un chiaro atto dissacratorio. Adesso l'opera è conservata sotto una teca di vetro che favorisce la circolazione dell'aria.
Non tutte le comunità apprezzano l'intervento artistico di Banksy e altre, non riconoscendo neanche la mano dell'artista, verniciano sull'opera, cancellando un prodotto unico donato alla comunità. Quest'ultimo è il caso di un hotel di lusso in Jamaica dove, in un graffito posto sulla testata del letto, un soldato e un civile si prendono a cuscinate
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La maggior parte delle opere di Banksy si trovano in Inghilterra, fra Bristol e Londra, e vengono raffigurate su pareti. Ma nel 2005 Banksy riuscì a intrufolarsi indisturbato al Metropolitan Museum di New York e appese in una sala un quadro con il volto di una donna coperto da una maschera e di cui si intravedono gli occhi. Anche altri musei come il Brooklyn Museum, il MoMA, il Museo di Storia Naturale di New York, la Tate Britain e il British Museum hanno, a loro insaputa, esposto un Banksy. Le foto delle sue numerosissime opere sono state pubblicate in svariate raccolte di libri, accompagnate da annotazioni dell'autore, sulla cui identità rimane ancora un grande punto interrogativo ma l'eco del quale risuona già inarrestabilmente. Giusto per non perdere l'occasione, prima di visitare qualsiasi capitale europea o extraeuropea, informatevi se nel luogo dove andrete potete fermarvi, anche solo un attimo, ad ammirare un Banksy: essere per qualche istante stimolati alla riflessione e alla critica gratuitamente è qualcosa che oggi non tutti possono più permettersi.
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Eccoci arrivati al quarto e ultimo appuntamento dei nostri Buoni Propositi del Nuovo Anno! . Dedichiamo l’ultima puntata dei Buoni Propositi al nutrimento della nostra anima, la cultura, un bene per importanza pari all’acqua e che come essa, attraverso i libri, i quadri e la musica, disseta il nostro instancabile e incessante bisogno di conoscere. Fare la lista dei musei più belli, moderni e visitati potrebbe risultare quasi scontato; quali sono, invece, le città più famose al mondo per gli eventi culturali? Consideriamone alcuni che hanno luogo negli ultimi tre mesi dell’anno!
Ottobre Se siete dei fan sfegatati del cinema, perché perdervi l’occasione di visitare il BFI Festival? Patrocinato direttamente dal prestigioso British Film Institute, per due settimane, dal 4 al 17 Ottobre concentrerà nella capitale inglese molti esperti del campo e amanti del cinema in generale. Il Festival è una competizione che ospita ogni anno fino a 280 film fra lungometraggi e corti, documentari con tutti i tipi di tematica. Dall’11 al 15 Ottobre si terrà in Germania la Frankfurter Buchmesse, la Fiera del Libro più importante d’Europa. Essa non è riservata solo agli amanti della lettura ma anche a scrittori, case editrici e giovani in cerca di successo. Vanta numerose iniziative e meeting, nonché la presenza di figure illustri del mondo della scrittura. Sapete quale evento vanta il mese di Ottobre oltre il famosissimo Oktober Fest? Il 10 Ottobre si commemora in tutte le Americhe l’arrivo di Cristoforo Colombo nel Nuovo Mondo e soprattutto gli italiani di NY scendono in strada a far festa, partecipando a coloratissime parate e celebrando la loro doppia cultura. Se pensate che solo Little Italy ostenti i colori della bandiera italiana per celebrare la memoria del suo più famoso navigatore, vi sbagliate! Anche l’Empire State Building si illumina del tricolore!
Novembre
Sapete che esistono Festival dedicati al Crimine? Se siete degli appassionati di criminologia e di gialli, conoscerete sicuramente l’evento che si è tenuto a Torino lo scorso Novembre. A prenderne parte non solo famosi criminologi, ma anche investigatori dei casi più famosi e scrittori affermati del campo. Perché a Torino? No, non è la capitale italiana dei crimini ma è la città che ha speso più risorse per la prevenzione, il controllo e gli studi sulla psichiatria criminale, forense e investigativa. Tuttavia, se sposate la massima feuerbachiana secondo cui siamo quel che mangiamo, allora dovremmo nutrire il nostro corpo e la mente unendo in una danza le pupille gustative, il piacere di assaporare il buon cibo, a della buona musica. Se pensate che tutto questo sia troppo bello per essere reale, allora non siete mai stati a uno dei Festival gastronomici più famosi d’Italia: Signore e Signori, vi presentiamo Sua Maestà Il Baccanale, un programma con eventi a introspezione storica, presentazioni, visite e laboratori. La città di Imola e i dintorni si preparano a ospitare per tre settimane, dal 5 al 27 Novembre, il palcoscenico gastronomico più buono d’Italia!
Dicembre
L’atmosfera natalizia di Dicembre ci trascina sempre ai mercatini di Natale più famosi d’Europa e ai presepi storici. Ma per Dicembre 2017 sono previsti degli eventi che si staccano dalla routine del Natale. Se fate parte di quella percentuale di haters del periodo natalizio, niente paura, non dovrete sorbirvi le lucine colorate e le canzoncine dei cori stonati! A Roma per tutto Dicembre e fino all’ 8 Gennaio 2018, il Colosseo aprirà una mostra autobiografica; nell’ambulacro del secondo ordine migliaia di visitatori potranno conoscere le rappresentazioni dell’anfiteatro Flavio nelle varie epoche, da quella del tempo dei Cesari, attraverso il Cinquecento fino ai giorni nostri. Siete degli amanti della Birra? Con Baffo Card potrete cenare in più di cento ristoranti in tutte le città più grandi d’Italia per una esperienza birro-gastronomica unica. In ogni ristorante lo chef vi proporrà piatti della tradizione o inventati da abbinare al gusto inconfondibile della Birra Moretti. Pronti a leccarvi i Baffi?
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In questa parte della Guida Veloce ai Buoni Propositi del 2017 ci occuperemo delle vacanze di coloro che si fermano solo durante la stagione estiva, quelli che proprio non ce la fanno a stare in ufficio con l'aria condizionata e la cravatta stretta al collo o quella incredibile massa di studenti che ogni mattina si alza con l'ansia dell'appello di Settembre! Noi de Il Termopolio vi siamo vicini e siamo pronti a darvi qualche dritta per divertirvi qualche giorno d'estate, senza allontanarvi troppo tempo da casa, lavoro e studio, prendendo una boccata d'aria rigenerante e non spendendo troppo!
LUGLIO Avevamo detto, stanchi dell'aria condizionata? Luglio è famoso per essere uno dei mesi più torridi dell'anno! Se non ce la fate proprio ad aspettare il Ferragosto ma volete deliziarvi con una pausa di 3-4 giorni, questo è il periodo giusto per visitare l'Islanda! Troverete una temperatura che oscilla fra gli 8 e i 15°C e la luce del giorno che durerà circa 20 ore! Se avete problemi ad addormentarvi con la luce, chiudete pure le tende, ma non perdetevi il fascino di questa terra meravigliosa la cui storia si lega a doppio filo con quella dei Vichinghi! L'Islanda è la terra meno popolata d'Europa e quella con più vulcani ancora attivi, se ne contano circa 200! Oltre ai fenomeni vulcanici principali, l'isola è molto famosa per i gayser, oggi sfruttati per per produrre energia geotermica. Nella capitale Reykjavík risiede il 40% della popolazione islandese che vanta il livello di scolarizzazione più alto d'Europa, il maggior numero di giovani laureati è infatti islandese. La capitale ha molti volti dove si innestano la storia del popolo islandese e il progresso. Accanto al Parlamento si trovano numerose Chiese di culto differente, dalla sede della Chiesa di Stato Islandese a quella di fede cattolica, sulle colline, la Hallgrimkirkja, edificio più alto della città che con i suoi 73 metri di altezza può esserne considerato il simbolo e dal quale potrete godere di una magnifica vista. Ma se siete dei tipi dinamici non potrete perdervi un pranzo presso il ristorante girevole situato agli ultimi piani del Perlan dove, consumando tranquillamente un pasto, in due ore avrete goduto di tutto il panorama a 360° della città. Il Perlan è uno dei luoghi più poliedrici d'Islanda. Sulla cupola è situata una grande vasca che raccoglie l'acqua calda e garantisce il funzionamento di riscaldamenti per case, strade e marciapiedi d'inverno. Basta parlarvi della bellezza di questa terra! Visitatela!
AGOSTO
Chi non pensa alle Isole della Grecia come posto dove essere cullati al tramonto dal dolce canto delle Sirene? Sebbene Omero fosse cieco, ci aveva visto giusto riguardo alle isole greche... insomma, una vera e propria Odissea! Non è facile scegliere l'isola più vivibile in questo mese dell'anno; le spiagge si riempiono di turisti da ogni parte d'Europa e si rischia di ottenere un effetto tutt'altro che rilassante. Per questo vi consigliamo di non scegliere le isole più famose, come Mykonos; è meglio andare alla ricerca di posti più tranquilli; tuttavia, se siete in cerca di divertimento e notti brave, sicuramente anche quest'isola farà al caso vostro. Noi vogliamo consigliarvi la più tranquilla Rodi, la più grande delle Isole del Dodecaneso, famosa per la leggendaria statua del Colosso di Rodi, una delle sette meraviglie del mondo antico. L'isola ha quattro aeroporti ed è facilmente raggiungibile da qualsiasi città italiana, da dove partono numerosi voli low cost. Il luogo più suggestivo è sicuramente la città vecchia, oggi patrimonio mondiale dell'UNESCO, racchiusa in una possente cinta muraria. La cittadella è suddivisa in tre quartieri storici: il quartiere amministrativo che si sviluppa attorno al Palazzo del Gran Maestro, il Kollakio percorso dalla via dei Cavalieri e il Borgo, il luogo più variegato e multietnico dell'intera città. Incredulo è qualsiasi turista che perdendosi nei vicoli della città ne assapora profumi e storia, un percorso che si intreccia nella tradizione ottomana e greca ma che ha anche assimilato influenze italiane e francesi. Sulla via delle Lingue si ergevano ostelli e alberghi dove risiedevano i Cavalieri, fra cui ancora si possono ammirare quello Provenzale, Francese e Italiano. Lo stesso Palazzo del Gran Maestro, durante l'occupazione fascista, venne ristrutturato in alcune sue parti secondo il gusto italiano e destinato agli alloggi di Mussolini. Il quartiere turco con i negozi della città vecchia vi cattureranno con la loro policromia e straordinaria bellezza. Le spiagge dell'isola di Rodi sono numerosissime ma fra le più belle bisogna menzionare quelle di Lindo, Kolymbia, Afando e Faliraki, dove per circa 20 euro a notte potrete trovare un b&b confortevole.
SETTEMBRE
Se non vi sono bastate le ferie di Agosto, potrete sempre concedervi un'altra piccola vacanza. Se avete poco tempo a disposizione e volete unire relax al mare e qualche avventura, il posto giusto è Marrakesh. Fatevi avvolgere dai colori caldi dei palazzi e delle abitazioni che hanno dato alla città il nome di Città d’ocra. Come moltissime città del Marocco, le città comprendono nella loro cinta muraria la parte antica, Medina. Marrakesh vanta il più grande mercato tradizionale berbero con un numero che arriva a 18 souk (mercato). Da utensili artigianali per la cucina, pentole in coccio, fra cui le famose tajine, potrete acquistare anche tappeti di fattura berbera, tutti ricamati rigorosamente a telaio e rifiniti a mano. La città è divisa in Medina Bassa dove si sviluppano le Tombe Sadiane e Medina Alta con i suoi mercati coperti, entrambe costellate di palazzi storici e luoghi di interessi, con aree verdi e giardini. Se volete fare un tour nel deserto, potrete sia prenotare dall'Italia contattando numerose agenzie del posto sia prenotare direttamente in loco. Vi verrà assegnata una o più guide in base alla grandezza del vostro gruppo. Se decidete di lanciarvi in questa avventura, ricordatevi che le temperature del deserto non sono costanti e l'escursione termica fra giorno e notte è molto alta, portate qualcosa di molto pesante per la notte e abiti leggeri e crema solare per il giorno. Preparatevi a una delle esperienze più incredibili della vostra vita!
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Secondo appuntamento per fare il punto della situazione sui paesi che vorremmo visitare in questo 2017: avete già preso le ferie? Iniziate a contare i risparmi nel vostro salvadanaio, si riparte verso nuove avventure! Nell'articolo precedente vi avevamo consigliato qualche sito di interesse e qualche posto caldo da visitare soprattutto sin dai mesi più freddi dell'anno fino all'inizio della Primavera. Ma, quando le giornate di sole iniziano a riscaldare davvero e non si sa più cosa mettere, quali sono i posti più adatti da visitare, non solo per il clima ma anche per le nostre tasche? Di seguito troverete dei validi spunti!
APRILE In Sicilia una delle tradizioni più antiche è quella che riguarda i festeggiamenti della Settimana Santa e della Pasqua. Le tradizionali processioni vengono ancora svolte oggigiorno e le feste non hanno mai subito un calo di partecipanti. A Ispica, in provincia di Ragusa, i festeggiamenti sono famosi per la loro durata e bellezza, ogni giorno una manifestazione diversa perfettamente incorniciata in un contesto barocco che rende tutto magico; il Giovedì Santo potrete partecipare alla processione del Cristo alla Colonna, quando cioè Gesù viene arrestato. Ma è a Pasqua che i comuni della provincia di Ragusa si sfidano a colpi di tradizione e folklore: a Comiso La Pace, a Scicli il Gioia e a Modica la Madonna Vasa-Vasa (che bacia il Figlio Risorto) fanno incetta di migliaia di turisti (solo a Modica si arriva a 10/15 mila spettatori). Il clima è perfetto per iniziare a sfoggiare vestimenti leggeri e la Sicilia non peserà troppo sulle vostre tasche, cibo a bassissimo prezzo e b&b abbordabili. MAGGIO Avevamo già parlato del Cammino di Santiago: se avete intenzioni serie, Maggio è il vostro mese! Potrebbe esserci ancora freddo nella zone montuose dei Pirenei e qualche giorno di pioggia, ma non temete. Questo è un periodo non ancora afoso e le temperature miti vi permetteranno di non avere troppo caldo durante il cammino. Esistono ormai migliaia di guide su internet e ce ne sono alcune molto specifiche e riguardano il luogo da cui partire, troverete di sicuro quello che fa al caso vostro. Che voi decidiate di partire dalla Francia o dalla Spagna, ricordate che l'equipaggiamento è tutto: delle buone scarpe da trekking che vi proteggano le caviglie in primis, e delle calze tecniche. Pantaloni lunghi (se mettete quelli corti vi scotterete le gambe), maglie e giubbotti anti pioggia, coprizaino e berretto (di cotone e lana se il tuo cammino prevede l'attraversamento dei Pirenei). Basta avere una borraccia di un litro o due ogni giorno, potrai ricaricarla negli alloggi. Non portare troppi vestiti con te, bastano 3 cambi completi, potrai lavarne uno ogni sera quando arrivi negli ostelli (ricordati delle spille da balia per appenderli!). La cosa fondamentale per affrontare al meglio questo cammino è essere pronti non solo spiritualmente, ma anche fisicamente. Bisogna allenarsi per almeno due mesi, fare dei lunghi percorsi in montagna con un peso simile a quello che intendiamo portare con noi per il cammino; se si parte senza una buona preparazione fisica si rischia di lamentarcisi o addirittura star male lungo il tragitto, e non sarà un bel ricordo. Per tutto il resto, sarà il cammino ad ispirarvi!
GIUGNO
Avete voglia di estate ma non volete strafare? Concedetevi una mini vacanza a Pantelleria! Provate a specchiarvi anche voi sul lago come la leggenda vuole facesse Venere prima di incontrare Bacco; il lago oggi occupa il cratere di un vulcano al centro dell'Isola nel canale di Sicilia. Potrete cospargervi di fanghi naturali e trascorrere del tempo in una grotta con una sauna naturale formatasi da una faglia nella roccia dalla quale fuoriesce del vapore acqueo a 40°C mentre dalle favare può fuoriuscire vapore che raggiunge anche i 100°C. Uno dei luoghi storici più suggestivi di tutta l'isola è il Castello di Pantelleria costruito nel Medioevo in pietra lavica ed utilizzato come prigione. Apre proprio a Giugno e chiude la stagione nel mese di Settembre; al suo interno sono tenuti tutti gli spettacoli della stagione. Spiegare in poche righe le bellezze di Pantelleria non è cosa semplice, molti sono i luoghi famosi legati a questa Isola e molti altri sono i prodotti da gustare, come l'eccellente Passito ed i capperi, diventati ormai celebri in tutto il mondo.
E con l'acquolina in bocca vi lasciamo e vi aspettiamo al nostro prossimo appuntamento!
Immagini tratte da: Per la Sicilia: www.siciliano.it www.scoprimodica.it www.ilovescicli.it www.ecodegliiblei.it Per il Cammino di Santiago; www.travelchronicle-across-spain.com www.innocentiviaggi.it Per Pantelleria : www.panorami.pantelleria360.it www.pantelleriaguide.com www.italiadelizie.com
Il 2016 è finito e tiriamo le somme dei posti che abbiamo visitato quest’anno. Presi dagli impegni, i viaggi diventano sempre più dei last minute o gite fuori porta, mentre quelli di lunga durata sono dedicati interamente al relax. Ecco qui una guida dei posti da visitare ogni mese del Nuovo Anno, tre per ogni appuntamento; ricordate che un viaggio non è il percorso che fate per raggiungere un luogo di interesse ma è l’esperienza che portate con voi anche dopo che il viaggio è geograficamente terminato. Detto ciò, mettetevi comodi e fate i conti col portafogli, iniziamo a organizzare il nostro programma turistico!
Gennaio
Il periodo più conveniente per viaggiare è sicuramente quello che segue le vacanze di Natale: i prezzi sono veramente bassi e se avete già la nostalgia di relax, approfittatene. Per chi vuole godersi una calda parentesi e scaldarsi un po’, le Isole Canarie sono un posto molto economico. Con una temperatura media di 23° C, potrete respirare un’anticipazione della stagione estiva presso la meravigliosa città di Tenerife, Santa Cruz e La Laguna. Per i turisti più esigenti e avventurosi, e con più tempo a disposizione, Cuba è la meta che cercate. Temperatura media di 25° C, L’Avana non è solo relax con temperature calde ma è anche culla della cultura latina.
Febbraio
Chi vuole anticipare la Primavera spendendo poco e non allontanandosi troppo deve puntare sul Sud dell’Italia dove le temperature sono già in aumento. Palermo e le sue bellezze vi stupiranno piacevolmente! State attenti però, se avete già accumulato qualche chilo durante le vacanze natalizie, la tradizione culinaria di Palermo rappresenterà il punto di non ritorno: non si piange solo quando si arriva in Sicilia e si deve poi andar via, ma anche quando bisogna fare i conti con la bilancia! Lo Sri Lanka e il Laos sono dei posti esenti da tifoni proprio in questo mese e si prestano al trekking, quindi amici trekking-dipendenti, fatevi sotto! Potrete misurare le vostre capacità completamente immersi nella natura circostante!
Marzo
Avete mai sentito il modo di dire Marzo Pazzo? Bene, dimenticatelo! Con 0 giorni di pioggia, i luoghi da ammirare e da cui farsi ammaliare in tutta tranquillità e con temperature da primavera inoltrata, sono il Senegal, il Perù e l’Egitto. Estendendosi sulla penisola di Capo Verde, Dakar affascina non solo per il famoso Rally ma soprattutto per le sue lunghe spiagge dorate. L’unico immancabile oggetto nella vostra borsa sarà la crema solare, lasciate pure l’ombrello a casa! E che ne dite di Machu Picchu, uno dei siti più misteriosi al mondo? Uno dei più grandi mai conosciuti, secondo solo a Pompei, con numerosi templi e camere ancora da scoprire, attorniato da un paesaggio mozzafiato! E poi chi non vorrebbe visitare l’Egitto? La culla degli antichi egizi e dei geroglifici, le tombe dei faraoni e le loro maledizioni che si scagliano contro i profanatori. Come non menzionare poi la meravigliosa città de Il Cairo e Sharm el Sheik con i suoi meravigliosi stabilimenti!
Ce n’è proprio per tutti i gusti! Organizzarsi non è impossibile! Basta confrontare i prezzi con varie compagnie e scegliere la meta che più soddisfa il proprio budget! I prezzi degli hotel in questi mesi diventano molto vantaggiosi e potrebbero diventare una vera e propria tentazione! Leggete, decidete e… partite! Attenzione, produce dipendenza!
L’invenzione del presepe è storicamente attribuita alla figura di San Francesco d’Assisi che rappresentò nel 1223 a Greccio la prima Natività, dopo il ritorno da Betlemme. Insieme a contadini e pastori, fanno parte del presepe tradizionale anche il pescatore, l’ubriaco o il dormiglione, i Re Magi e l’immancabile gruppo della mangiatoia cioè bue e asinello che scaldano la giovane puerpera Maria e il suo Bambino con il padre Giuseppe. Il nome con cui è conosciuta oggi la Natività deriva dal latino prae (innanzi) e saepes (mangiatoia) e indica il luogo davanti la grotta che ha dato i natali a Gesù. Ancora oggi, anche per i non religiosi, rappresenta una tradizione imperdibile e, se non si ha spazio o voglia di riprodurlo in casa propria, non è difficile trovare in ogni città piccoli angoli o grandi spazi in cui la Natività è rappresentata con statuine mobili o fisse o con dei veri e propri attori! Il presepe vivente è, infatti, l'evoluzione moderna della rappresentazione con statuette e riesce ad emozionare i visitatori anche attraverso usi e costumi locali propri di ogni cittadina. Nella Tuscia il presepe è una peculiarità e attira da anni visitatori da ogni angolo d’Italia. Raggiungibile solo attraverso un ponte e aggrappata alle rocce di tufo, per esempio, è la natività de la città che muore di Civita di Bagnoregio nel Viterbese. Centinaia di artigiani che lavorano il metallo o le pelli e fornai animano anche il borgo di Bassano in Taverina, parzialmente distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale. La più famosa delle rappresentazioni per estensione è sicuramente quella di Corchiano che si è guadagnata l’appellativo di paese-presepio. Il premio per l’originalità non può che essere assegnato alla Natività ambientata nella Necropoli etrusco-romana dell’antica città di Sutri, già tappa obbligata sulla via Francigena nel Medioevo, dove le grotte si riempiono di artigiani, pastori e contadini con costumi d’epoca. I presepi sono una grande attrazione per grandi e piccini che passeggiando per le strade dei borghi possono venire a contatto con arti e mestieri di un tempo come in un museo a cielo aperto e, perché no, rievocare le vicende di Giuseppe e Maria, costretta a far nascere il proprio bimbo in una mangiatoia. E voi quale presepe visiterete?
Da sinistra: 1) locandina del Presepe di Civita di Bagnoregio; 2) veduta Presepe Corchiano; 3) Veduta Presepe di Sutri
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Il countdown per il giorno più atteso della stagione invernale sta freneticamente giungendo al suo termine e, anche se manca poco meno di un mese, Natale è alle porte. I bambini più organizzati hanno già scritto la consueta missiva a Babbo Natale, i genitori più attenti hanno comprato e nascosto diligentemente i doni. Qualcuno è indeciso sul regalo per i genitori, altri calcolano minuziosamente il budget per regali di parenti ed amici. Se è vero da una parte che basta il pensiero, chi non vorrebbe stupire i propri cari? Questa è una guida per chi, come tanti, vorrebbe accontentare proprio tutti senza però eccedere con le spese; ma attenzione, se tenete molto alla vostra linea, i luoghi che fra poco vi sveleremo, vi metteranno a dura prova.
Con una storia alle spalle lunga secoli, i Mercatini di Natale hanno avuto una vasta fortuna nell'area tedesca del vecchio continente e da lì si sono diffusi in tutta Europa e nel mondo. Il primo Christkindlmarkt, Mercato del Bambin Gesù, di cui si hanno notizie, è quello di Dresda del 1434 e il fenomeno deve essersi diffuso rapidamente prima dalla Germania all'Austria per poi espandersi in seguito anche altrove. Anche se le ragioni della sua ideazione possono essere imputate alla sfera religiosa, in realtà il Mercato di Natale rappresentava un diversivo commerciale proprio nel periodo più freddo dell'anno, quando cioè nei mercati non potevano essere vendute verdure e quando la cacciagione era appannaggio dei soli ricchi. Venivano quindi venduti utensili fabbricati da sapienti artigiani, pelli e pellicce lavorate, ma anche tanti prodotti caseari e dolcetti preparati rigorosamente con frutta di stagione. In Italia la tradizione dei Mercatini di Natale anima con le sue luci e la sua aria briosa ogni piazza cittadina in cui si riversano folle di turisti e abitanti del luogo. Uno dei mercati più suggestivi è sicuramente a Napoli che con le sue botteghe lungo via San Gregorio Armeno rappresenta un unicum; a differenza degli altri mercatini che hanno una apertura limitata, quello partenopeo è visitabile tutto l'anno ed è legato alla tradizione dei presepi. Vi si trovano e possono essere acquistate non solo le classiche statuine lavorate e dipinte rigorosamente a mano, ma anche statuette di varie misure di personaggi famosi, chissà forse quest'anno vedremo anche qualche insolita caricatura di Fidel Castro e Dario Fo!
Roma caput mundi e anche nel caso dei mercatini la capitale non si lascia sfuggire l'incredibile primato nel settore: nel magnifico scenario di Piazza Navona prende parte ormai da più di cento anni l'unico mercato di Natale in tutta Roma, di sicuro quello più antico. Oltre migliaia di decorazioni che attirano gli appassionati del clima natalizio, le protagoniste assolute sono le scope di saggina da regalare o da comprare per sè come buon auspicio per il nuovo anno.
Ma è risaputo che in Italia qualche luce in più durante il periodo natalizio non può far altro che arricchire la scenografia di un museo all'aperto, è il caso, come di tutte le città italiane, anche di Firenze dove nella splendida cornice rinascimentale di Piazza Santa Croce viene allestito uno dei mercatini con il più alto numero di visitatori. Peculiarità che lo contraddistingue è il colore delle bancarelle...quale? Il Rosso, ovviamente! Sono acquistabili decorazioni fatte a mano e ciò che ad ogni buon toscano che si rispetti non deve mai mancare, il buon cibo e qualche cantuccio!
In una delle città più frenetiche d'Italia, trovano un po' di pace al mercatino natalizio di Milano gli appassionati delle decorazioni più particolari e di ogni genere; dalle guglie del Duomo le bancarelle in piazza non vendono solo oggetti made in Italy ma anche prodotti artigianali esteri, quasi a voler ricordare e impersonare lo spirito di unità fra tutti i popoli della terra. E non è mica l'unico! Solo a Milano ce ne sono più di venti, una gioia per le vostre tasche e carte di credito!
Finiamo il tour con il Mercato più grande d'Italia e quello sicuramente più conosciuto, quello di Bolzano dove se siete fortunati la neve farà da contorno alle vostre passeggiate fra le bancarelle animate da musiche popolari e danze festose. Il tradizionale luogo di incontro è in piazza Walther ma le bancarelle si diramano e stupiscono i turisti per le loro posizioni insolite ed inaspettate. Per non farvi abbattere dal freddo intenso, ricorrete a qualche bevanda calda mentre camminate fra bancarelle di dolci tipici, per una volta dimenticate la dieta a casa e assaggiate lo Zelten, dolce tipico di Bolzano! L'estate è ancora lontana, gustatevi appieno il Natale!
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1 www.mercatininatale.com 2 www.infoggi.it 3 www.scattidigusto.it 4 www.baraondanews.it 5 www.ottavioviaggi.it 6 www.teladolofirenze.it 7 www.thegretaescape.it 8 www.womoms.com 9 www.repubblica.it 10 www.christkinlmarkt.it 11 www.mercatininatale2016.it 12 www.suedtirol-ferien.it
Con uno sguardo sulla piana dell'Arno e uno su quella dell'Elsa, San Miniato è sempre stata oggetto di grande contesa fra Fiorentini e Pisani fin dal Medioevo, cioè quando la sua posizione era favorevole non solo perchè la città si arrampicava su colline che guardano ancora ab alto con grande fierezza tutte le terre che le attorniano, ma soprattutto perchè crocevia di una delle vie di comunicazione più importante del passato, la via Francigena.
In questi giorni San Miniato è nuovamente al centro dell'attenzione, ma non c'è alcun signore da sconfiggere e alcuna guerra da combattere, a farla da padrone è il tartufo.
Al via la 46° Mostra Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato dal 12 Novembre si ripeterà tutti i weekend del mese (19/20 e 26/27 Novembre). Mentre il principe indiscusso della fiera è il tartufo, la corte culinaria samminiatese è arricchita da stand con prodotti tipici di tutta Italia, dalle salsicce calabresi al pecorino sardo, dai dolciumi siciliani alle specialità pugliesi. Per i ghiotti e i veri intenditori è un appuntamento da non perdere. Per le vie del borgo un tripudio di profumi fa capitolare anche il degustatore più intransigente ammaliato da tutti i deliziosi particolari. Il tartufo può essere utilizzato davvero in molte ricette e dalla mousse di lardo al tartufo si passa alla mortadella con tartufo, per finire con crostini di salse con porcini e tartufo. Un luogo dove tradizione culinaria e innovazione si uniscono per dare vita ad una nuova epoca, quella della cucina tradizionale sperimentale dove i sapori di una volta si combinano con quelli nuovi, la rivisitazione di una tradizione intramontabile.
Una piacevole passeggiata ci porta prima davanti la chiesa di San Iacopo e poi nella piazza del Seminario Vescovile edificato su un preesistente di botteghe risalenti al Trecento, come si può ancora osservare dagli sporti sui quali veniva esposta la merce dagli stessi artigiani. Il profumo delle vivande calde e le chiacchiere di amici fra un bicchiere di vino toscano e l'altro, riportano la mente al passato quando la piazza era animata dal suono del lavoro proveniente dalle botteghe e mentre ci perdiamo nel passato la cucina di PapaveriePapere ci richiama al presente con squisiti manicaretti sapientemente abbinati a ottimi vini. Quando la notte scende su San Miniato, lo sguardo della torre di Federico II di Svevia si posa sulle colline e la città viene restituita agli antichi onori, così come recita il motto samminiatese.
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Per secoli l'uomo ha reso il proprio luogo di culto uno spazio, prima che religioso, solenne e dallo stile architettonico al passo coi tempi. Come Greci e Romani costruirono templi di cui ancora oggi il nome figura fra le meraviglie del mondo, così anche nel Medioevo le chiese ebbero sempre una bellezza e dovizia di particolari unica, spesso legata ad artisti locali che reperivano materiali di pregio in zona, altre volte, a seconda del capriccio dello Stato Pontificio, venivano chiamati da ogni parte d'Italia artisti ed ingegneri il cui lavoro industrioso ha stregato per anni i fedeli che si rifugiavano nel loro piccolo Paradiso terreno. Poi il Barocco carico di decorazioni, diverso insomma dall'armonia e dal gusto della proporzione del Rinascimento. Ma se qualcuno può, non a torto, dire che non verrà mai un altro Michelangelo, non si potrà verosimilmente affermare che non vengono più progettate chiese di straordinaria bellezza e...originalità! Di Chiese belle è pieno il Mondo, ma di Chiese bizzarre? Quelle che ti fanno strofinare gli occhi con i pugni? Provate a stilare una classifica, in questa sede vi daremo qualche spunto!
Perchè la religione deve sempre essere una cosa seria? Ad Enschede, in Olanda, Michiel de Vit e Philip Jonker hanno progettato una chiesa tutta costruita in mattoncini Lego! Avete capito bene! Tranne il tetto, la Lego ha rifornito dei suoi famosissimi mattoncini nei cinque classici colori la Chiesa di Abontatus Gigantus che adesso è conosciuta in tutto il mondo come la Chiesa in Lego.
E che dire della Cattedrale Vegetale di Oltre il Colle in provincia di Bergamo? Ispirandosi al disegno gotico, la mastodontica struttura in 5 navate ispirandosi al concetto di arte-natura, non ha misure da invidiare a nessun altro tipo di struttura religiosa: 29 metri di lunghezza e 24 di larghezza e a disegnare i contorni delle navate ben 42 colonne che ospitano 42 giovani faggi. La cattedrale è intesa per seguire i cicli naturali e una volta che il suo stato inizierà ad aggravarsi e gli alberi a morire la struttura perirà con essi, salvo sostituzioni o nuovi allestimenti.
Il monaco spagnolo Justo Gallego Martinez pare essersi ispirato alla frase che Gesù rivolse ai suoi discepoli dicendo ''Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro'' e da vecchi fusti di benzina ha creato colonne, da pneumatici logori gli archi delle finestre, senza avere nessuna autorizzazione e tantomeno competenza e dal 2005, cioè da quando aveva 88 anni, Gallego, scampato ad un attacco di tubercolosi, decise di inizare a costruire una cattedrale. La struttura ha una cupola che ricorda quella di San Pietro a Roma e raggiunge l'altezza di 40 metri. Gallego sostiene di non seguire un progetto ma di avere tutto in testa servendo prima Dio, poi il prossimo e per ultimo sè stesso. Sono molti i turisti che ogni anno fanno visita alla Cattedrale di Mejorada del Campo e altrettanti sono quelli che si fermano ad aiutarlo.
In Belgio, a 80 km da Bruxelles due architetti, Gijs e Van Varenbergh, hanno ideato una Chiesa quasi trasparente che consente ai visitatori di scorgerne i contorni e anche gli spazi vuoti all'interno senza perderne mai il profilo. Per la sua realizzazione sono stati utilizzate 30 tonnellate di lastre di acciaio.
L'americano Kris Kuksi, artista dalla vita travagliata e problematica, presentò in serie delle sculture con una controversa interpretazione: la scultura rappresenta una chiesa posta su un cingolato da cui il nome Churchtank. Essa si svela come provocazione nei confronti della chiesa vista come religione organizzata e combina architettura religiosa familiare all'occhio di chi guarda e la base di un carro armato della military force. Kuksi sente che l'umanità si è spesso rivelata frivola e fragile, guidata dall'avarizia e dal materialismo. Con la sua arte spera di portare allo scoperto la fallacia dell'Uomo e di condurre l'osservatore ad un livello di consapevolezza. Influenzato sin da giovane dal Barocco e dal Rococò, il suo è genere è il Realismo Fantastico.
Già oltre100 anni fa, l'architetto Ralph Adams Cram aveva affermato che "L'arte è stata, è, e sarà sempre, la più grande agenzia per impressione spirituale che la Chiesa possa vantare" e voi cosa ne pensate?
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www.bitrebels.com www.forumvalbembanaweb.com www.gettyimages.fr www.architecturelab.net www.artgallerystuff.blogspot.it Chi ricorda ancora la descrizione che della biblioteca dell'Azzeccagarbugli Alessandro Manzoni fece nel suo celebre romanzo, non potrà sorvolare sul valore che l'avvocato stesse dando ai libri: oggetti di arredamento stipati a prender polvere. Entrando nelle nuove biblioteche invece, si respira un'aria completamente diversa e viene voglia di correre in libreria e spendere fino all'ultimo centesimo dei propri risparmi e vivere di soli libri. Ma iniziamo a farci un'idea cercando di capire a quale biblioteca potremmo ispirarci! Nel Vecchio Continente sono disseminate in ogni direzione biblioteche, alcune delle quali antichissime. A Roma la Biblioteca Angelica, cui è possibile accedervi da un cancelletto in ferro da piazza Sant'Agostino, raccoglie manoscritti latini, greci ed orientali per un totale di poco meno di tremila, incunaboli e cinquecentine per non parlare delle migliaia di carte geografiche datate a partire dal Cinquecento; insieme alla biblioteca Bodleiana di Oxford e quella Ambrosiana di Milano veniva considerata il maggior esempio di biblioteca pubblica nata dal copioso lascito del vescono marchigiano Angelo Rocca da cui prese il nome.
Dalla piazzetta di San Marco al n° 7 nella galleggiante Venezia, tra il Campanile e la Zecca, troviamo un miracolo del sapere, la Biblioteca nazionale Marciana che con i suoi quasi settecentomila volumi, rappresenta una delle più grandi biblioteche d'Italia e sicuramente quella con i manoscritti greci e latini più pregiati. La storia della biblioteca è legata al poeta Francesco Petrarca che avanzò la richiesta di una prima pubblica libreria a Venezia ma che fu realizzata solo dal Cardinale Bessarione dopo la sua. Al fondo del Cardinale che comprendeva già un alto numero di manoscritti ad communeum hominum utilitatem si aggiunsero altre donazioni attirando così numerosi umanisti riuniti attorno alla preziosa figura di Aldo Manuzio. Quando nel 1603 una legge impose ad ogni stampatore veneto di depositare una copia presso la Marciana, la biblioteca della Serenissima si preparava a diventare una delle risorse librarie più maestose in tutta Europa.
In uno dei monasteri benedettini sparsi per l'Europa, fra i monti della Stiria in Austria si trova l'Abbazia di Admont che contiene la biblioteca monastica più grande al mondo terminata solo nel 1776 dall'imperatrice Maria Teresa a settecento anni dalla fondazione. La struttura è tipica di una cattedrale; nei suoi 79 metri di lunghezza e 14 di larghezza il rococò padroneggia insieme alle cupole elegantemente decorate con affreschi in Trompe-l'oeil realizzati da Bartolomeo Altomonte con tema allegorico la celebrazione della scienza e della religione. La biblioteca è tappezzata di busti di famosi eruditi ed artisti che in comunione con evangelisti e profeti custodicono il patrimonio culturale in un connubio perfetto fra scienza e fede. Durante la Seconda Guerra Mondiale, fu abbandonata alla ferocia dei nazisti che accentuarono il degrado che l'aveva colpita già alla fine dell'Ottocento. Grazie ai fondi europei, è tornata adesso a nuovo splendore ed è possibile visitarla immergendosi in tutta la sua straordinaria bellezza.
A Siviglia, si trova uno dei cinque archivi centrali di stato spagnoli. Contiene gli interessantissimi documenti dell'Impero spagnolo riguardo le Americhe e le Filippine. L'archivio è stato allestito in una struttura in stile italo-spagnolo di architettura del Rinascimento con esito piuttosto insolito. Gli archivi sono ricchi di documenti di Conquistadores e proprio qui è conservato il diario di bordo di Cristoforo Colombo e anche la bolla papale Inter cetera che divise i territori di Spagna e Portogallo e autografi di grandi condottieri ed esploratori che hanno fatto la storia della geografia. Per comprendere la grandezza dell'archivio basti pensare alla lunghezza degli scaffali: ben 9 chilometri (!!!) per un totale di 80 milioni di pagine prodotte dall'amministrazione spagnola.
Ultima ma non meno importante per fama è la Biblioteca del prestigiosissimo Trinity College di Dublino. Mette a dura prova l'istinto cliptomane di ogni vero bibliotecario che vorrebbe ogni giorno di più fare della vecchia biblioteca la propria. La sala più famosa e quella aperta al pubblico è quella della Long Room, lunga quasi 65 metri e circa ogni due mostra busti di poeti greci e latini, ma anche di filosofi e scienziati. Scale a chiocciola in ferro battuto e ornato con foglie e fiori si arrampicano lungo le pareti di legno con decorazioni d'oro e lo scricchiolio del pavimento compone una musica che negli occhi di chi guarda è silenzio di ammirazione.
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